Carsismo
Dal 23 luglio 2011 è
possibile visitare le grotte di Cavuto!!!!!!!!!!!!!
Rivolgersi
al Comune di Letino per le
informazioni: http://www.letino.gov.it/
Locandina:
http://www.letino.gov.it/images/stories/docs/grotte.pdf
Numerosi ed importanti sono gli esempi di
fenomeni carsici all'interno del comune di Gallo Matese e in tutto il
territorio del Matese:
il lago del Matese è il più grande lago carsico
d'Italia; di notevole importanza sono inoltre le grotte carsiche di
Cavuto a tre km da Gallo, nel comune di Letino, l'inghiottitoio di
Valle spuzzata e Pozzo Cusano a Gallo Matese.
Cavuto
Le grotte di Cavuto (Cavut in dialetto) si trovano a circa 1.5 Km dal
centro abitato di Letino: il fiume Lete si versa una grotta che divide
il Monte Cappello (metri 1406) dal Monte Favaracchio (metri 1196). Il
fiume Lete, che sorge dal monte Ianara (metri 1575), ha, con il tempo,
eroso in maniera imponente le pendici della montagna, formando dei
profondi solchi ben visibili dal versante occidentale dove è
ubicata Prata Sannita.
Il fiume Lete è stato bloccato da una diga di sbarramento
alta una ventina di metri che ha determinato la formazione del lago di
Letino. Prima dello sbarramento, il fiume Lete si gettava nelle grotte
con una ripida parete di circa 8 metri. Dopo un percorso di 200 metri
si arrivava oggi ad un laghetto ed un pozzo chiusi.
L'ingresso delle grotte di Cavuto si trovano in prossimità
della diga.
Dopo la costruzione della diga di sbarramento, si è
scoperto, nel 1960, che le grotte attraversavano tutta la montagna fino
ad arrivare dall'altra parte del versante. La vetta più alta
delle grotte, dal piano della risorgenza, è di circa 50
metri.
La lunghezza delle grotte è di circa 270 metri: vi sono
numrosi laghetti, pozzi, e molti dislivelli. All'uscita si apre una
grande finestra larga circa 14 metri e alta circa 25 metri con uno
stupendo panorama.
Oltre a questa galleria principale vi sono altre gallerie: su una si
hanno delle formazioni a vaschetta con bordi stalagmitici ripiene di
perle di grotta e vaschette pavimentate a concrezione cristalline a
rosetta. Sulle pareti vi sono delle concrezioni stalattitiche anche a
nastro e delle formazioni parietali brune che risaltano sul fondo
calcareo, a forma di liane.
Un'altra galleria porta alla sala principale alta più di 30
metri con piccole colonne di stalagmiti bianche. Un lato appare
ricoperto di stalattiti che fanno da sfondo ad una colonna stalagmitica
simile ad un albero ricoperto di neve. In un angolo in alto, vi
è una complessa formazione stalattitica.
Vari interessamenti nel corso degli anni per le grotte di Cavuto: dal
prof. Pietro Parenzan del Centro Speleologico Meridionale nel 1959, al
dott. Pitocco, il Comune di Letino, il Touring Club Italiano nel 1969,
l'Istituto di Geologia Applicata della Facoltà di Ingegneria
di Napoli nel 1971.
Esplorazioni delle grotte da parte del Circolo speleologico Romano si
sono avute nel corso degli anni e precisamente il: 21-5-1926, 6-4-1963,
25-5-1963, 22-6-1963, 29-6-1963, 6-7-1963, 2-2-1964.
A tutt'oggi, siamo nel 2006, le grotte sono abbandonate a se stesse: in
una zona spopolatasi nel corso degli ultimi decenni per mancanza di
lavoro; lo sfruttamento turistico potrebbe essere si notevole
aiuto.
Pozzo Cusano
A nord est di Monte Zeppone (carta IGM 1/25000: F° 161 II NO
Gallo, 1942), a 1266 metri sul livello del mare si trova pozzo Cusano.
Il pozzo è stato parzialmente esplorato il 16-8-1967: la
profondità raggiunta dagli esploratori (Fiorentini A.)
è stata di 55 metri.
Le acque di pozzo Cusano, dopo un tragitto all'interno della montagna,
sgorgano probabilmente alla sorgente del mulino.
Le bellezze del Matese
Un'idea delle bellezze del Matese potete averla da questo video:
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